Innaffiare le piante sul proprio balcone può essere considerato un gesto innocuo, tuttavia, qualora il getto d’acqua dovesse essere troppo forte, si potrebbe incorrere in una denuncia per “getto pericoloso di cose”, ai sensi dell’art. 674del codice penale. Per questo, il condomino è richiamato alla cautela quando si prende cura delle piante sul balcone del suo appartamento. Questo aspetto è specificato all’art. 675 del codice penale: “chiunque, senza le debite cautele, pone o sospende cose che, cadendo in un luogo di pubblico transito, o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, possano offendere o imbrattare o molestare persone”.
Il condomino che metta vasi e fioriere esposti verso l’esterno senza una struttura di contenimento che ne prevenga la caduta, può mettere in pericolo la vita dei passanti, per questo il regolamento condominiale può prevedere alcuni accorgimenti relativamente ai vasi e alle fioriere che sporgono verso lo spazio pubblico.
Perché rappresenti reato è necessario che si configuri, però, non come evento isolato e neanche come il ripetersi giornaliero delle emissioni moleste, ma piutosto come un protrarsi senza interruzioni di rilevante entità di questi episodi per un apprezzabile lasso di tempo. (Cass. sent. n. 19637 del 24.05.2012). Non è valida la giustificazione della rottura dell’impianto idrico qualora il disturbo sia reiterato per un lungo lasso di tempo e il vicino si continui a lamentare.
La Corte di Cassazione, sentenza n. 21753 del 2014, ha condannato un condomino per aver gettato acqua nell’abitazione del vicino di casa. L’imputato utilizzava la giustificazione dell’innaffiamento delle piante, tuttavia, questo non si è rivelato sufficiente a scagionarlo: la Corte ha stabilito che il “versamento” di liquido va messo necessariamente in relazione con l’effetto di poter offendere, sporcare o molestare i vicini, anche se, di fatto, questo si è verificato solo parzialmente.
Un’altra sentenza della Suprema Corte di Cassazione, n. 15956 del 2014, ha condannato il condomino che nell’annaffiare le proprie piante con l’impianto di irrigazione ha provocato un eccessivo versamento di acqua nel balcone del vicino sottostante, provocando fastidio. Questo comportamento mette in rilievo la condotta materiale, cioè versare o gettare liquidi in uno spazio altrui, che configurerebbe reato, qualora si trattasse di un atteggiamento reiterato con conseguenti lamentele continuative.