Come portare a spasso il proprio cane senza danneggiare gli immobili altrui?
Il vademecum per i proprietari. Tuttavia, avendo considerato che il tema è di diffuso interesse tanto per i proprietari di immobili quanto per i proprietari di animali da compagnia e che quotidianamente ci si può imbattere nel problema dell'imbrattamento di beni altrui da parte dei propri cani, la Cassazione ha indicato, nella sentenza in oggetto, un breve vademecum per chi conduce il proprio animale domestico sulla pubblica via, "non essendo ipotizzabile che l'animale sia costretto a espletare i propri bisogni fisiologici all'interno di luoghi di privata dimora".
Ecco le regole che il proprietario deve cercare di rispettare per non incorrere in spiacevoli conseguenze:
a. vigilare attentamente i comportamenti del cane;
b. limitare anche la libertà di movimento con l'aiuto di un guinzaglio;
b. tentare di farlo desistere, quantomeno nell'immediato, dall'azione di espletare i propri bisogni, se quest'atto comporta l'imbrattamento di beni altrui;
c. deve intervenire coscienziosamente per rimediare all'imbrattamento, rimuovendo le feci del proprio cane o ripulendone l'urina con dell'acqua.
Le conseguenze. Al proprietario che non si attenga a una simile condotta può essere imputata un'attività di "malgoverno del rischio stesso dipendente da disattenzione, sciatteria o imperizia nella conduzione del cane, situazioni comunque riconducibili alla sfera della colpa ma non certo del dolo (neppure nella forma del dolo eventuale)".
L'ordinanza del Ministero della salute. E' necessario ricordare che il Ministero della Salute ha emesso una ordinanza con la quale ha vietato i guinzagli in estensione - il limite massimo scende a 1,5 metri di lunghezza- ed ha reso obbligatorio, in ogni caso, la raccolta delle feci dell'animale. L'Ordinanza è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.209 di venerdì 6 settembre 2013 e sarà efficace per 12 mesi. Infine, molti Comuni hanno ritenuto necessario regolamentare questo fenomeno con precise ordinanze comunali. Ad esempio, alcuni comuni hanno deciso di applicare la sanzione, senza la necessità di essere colti flagranza: anche chi non viene colto sul fatto ma viene fermato dalla Polizia locale a passeggio con il cane senza gli strumenti idonei alla pulizia sarà sanzionabile. Le multe vanno dai 25 a 150 euro.
Arriva l'amministratori di condominio detective. Nel Massachusetts, un gruppo di amministratori di un condominio, stanchi di trovare deiezioni canine non raccolte negli spazi comuni, hanno deciso di utilizzare il test del DNA delle feci dei cani residenti negli edifici condominiali. Il motivo che ha indotto gli amministratori a ricorrere a questo metodo è stato perché ogni volta che il padrone veniva colto in flagrante la risposta era. "provi che sia stato il mio cane", Per tali ragioni si è deciso di avviare il procedimento campionatura del DNA di tutti i cani dell'edificio. Tale procedimento può essere effettuato anche senza l'approvazione del proprietario perché, stando alle normative statunitensi, l'amministratore può imporre agli inquilini di sottoporre tutti i cani a prelievo del DNA, tanto che l'obbligo può essere inserito anche nel regolamento condominiale. Costruito il database, si raccolgono gli escrementi rilevati nel condominio e li si inviano al laboratorio che ne estrae il DNA e lo si confronta con il materiale genetico in archivio. Identificato il proprietario, viene comminata una multa di 100 dollari, a cui si aggiungono altri 50 dollari per i costi del test. Caso risolto. Elementare Watson!