Il potere del silenzio riposa nella parola che ascolta (….) esso diviene ovvio quando la parola che ascolta trasmette veramente il silenzio e lo traduce in linguaggio. Raimon Panikkar, Mistica pienezza di vita.
Quanti di noi giocando al telefono senza fili della vita si sono accorti che loro malgrado, passando di bocca in bocca, alcune parole si sono impigliate nella rete del malinteso?
Quanti si son trovati a dover giustificare pensieri non propri, perché da altri male interpretati per fretta o per arroganza?
Forse in ragione del fatto che comunicare è un’arte dalle mille sfumature.
Comunicare non significa trasmettere informazioni o entrare semplicemente in
contatto con l’altro.
Comunicare significa incontrare l’altro per avere con lui uno scambio autentico.
Nelle economie antiche si viveva di scambio: se ti vendevo carote o fagioli erano miei, li avevo coltivati e fatti crescere io.
E oggi? Cosa facciamo crescere nei nostri orti virtuali, privi dei semi e al di sopra della terra?
L’incontro non lo puoi progettare a tavolino ed il vero scambio non può che nascere dalla creatività.
Gonfi di numeri, pieni di tecniche e strategie, trasformiamo ogni cosa in performance, ottimizzazione e Produttività.
Mentre il risultato è simile ad una somma algebrica: più ci metti del tuo nel momento dell’incontro-scambio più la comunicazione risulterà efficace.