L’INPS aiuta il servizio di baby-sitting con 300 euro al mese
E’ previsto, almeno per il triennio 2013-2015, un contributo di 300,00 Euro mensili per aiutare le famiglie a sostenere le spese dei servizi di baby-sitting (cioè quelle strutture private o pubbliche a cui poter affidare i nostri figli, mentre noi lavoriamo).
A questo punto è doverosa una premessa: ad oggi una lavoratrice che diventa mamma ha il congedo di maternità obbligatoria (che è di 2 mesi prima del parto e 3 mesi dopo il parto oppure per flessibilità 1 mese prima e 4 dopo), per il quale percepisce nella maggior parte dei casi l’80% della propria busta paga. Dopo di che c’è la maternità facoltativa o congedo parentale per il quale la mamma ha diritto ad ulteriori 6 mesi, consecutivi o no, di astensione dal lavoro con una retribuzione al 30%. (Nella sezione “Indennità di Maternità e Paternità” dell’INPS si possono trovare i diversi termini e modalità a seconda del proprio ambito lavorativo o disoccupativo.)
Fino alla circolare n° 48 del 28 marzo 2013 di cui parliamo in questo articolo, la mamma che decideva di rinunciare al congedo parentale oppure che doveva, per una ragione o per l’altra, rientrare al lavoro a fine maternità obligatoria, aveva il pensiero di dover organizzare autonomamente, a proprie spese, le persone a cui affidare i propri figli (nonni, baby sitter, asili nido oppure nidi famiglia).
Ora invece, la mamma lavoratrice può fare richiesta di questo contributo da utilizzare (per ogni figlio) per un massimo di sei mesi, negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio (le persone iscritte alla gestione separata possono usufruirne per un periodo massimo di tre mesi).
Le specifiche e i dettagli per la richiesta del servizio di contributo le potete scaricare QUI in formato pdf oppure leggere al link diretto del sito dell’INPS.
Per chi non può permettersi il congedo parentale e quindi stare di più con il proprio figlio, ci sembra davvero un’iniziativa che aiuta nel concreto della vita quotidiana, visto che alcune volte il costo degli asili nido è davvero proibitivo. Voi che ne pensate?