Ogni cliente prima o poi si pone la domanda del “perché deve pagare un servizio di manutenzione” invece di poter usufruire dei servizi dell’ascensorista solo quando il proprio impianto si rompe.
Molti altri si interrogano su quale sia il numero minimo di visite di manutenzione all’anno, che si deve fare per legge.
Altri invece si chiedono come fare per avere la certezza che il manutentore esegua regolarmente le visite di manutenzione previste dal contratto.
Questi sono i principali interrogativi che spesso anticipano la scelta di un manutentore per il proprio ascensore. Detta scelta avviene sempre più spesso facendo una semplice valutazione del prezzo, banalizzando in questo modo il servizio, con il pensare che in fin dei conti le aziende siano tutte uguali e che l’ascensore non abbia bisogno “di quella mezz’oretta in cui il tecnico toglie un po’ di polvere e mette un po’ di olio”.
Quanto appena detto rappresenta l’errore più diffuso e più grande che un cliente possa commettere. Purtroppo nessuno pensa che la valutazione attenta di un preventivo debba imporre delle condizioni basilari che vengono prima del fattore prezzo.
Tra le prime cose da prendere in considerazione vi è sicuramente il numero di visite di manutenzione che l’azienda ha proposto in base alla valutazione del tipo di ascensore che deve verificare. Vi assicuro che il rapporto tra l’utilizzo dell’ascensore ed il numero di ispezioni è importantissimo in chiave economica ed è quindi questo uno dei punti cardine per la scelta di un buon servizio di manutenzione.
Credo sia arrivato il momento di togliersi dalla testa che una servizio di manutenzione a 20 euro al mese possa essere conveniente per un condominio di media grandezza (5/6 fermate con 15/20 unità immobiliari). Con questi importi un’azienda medio/piccola può permettersi al massimo di fare 2 visite “al volo” all’anno senza rischiare di rimetterci dei soldi.
Purtroppo però la manutenzione è alla base del buon funzionamento di un ascensore ed è soprattutto fondamentale per la buona conservazione di tutti i componenti meccanici, elettrici ed elettronici.
Da queste prime affermazioni capirete quindi il perché del titolo di questo mio articolo:
Il fatto di fare poche visite di manutenzione o per assurdo qualche visita in più ma di pessima qualità, e’ un sicuro danno per lo stato di conservazione dell’impianto. E’ bene sempre tenere a mente che l’ascensore è una macchina che, in modo automatico e senza la presenza di nessun operatore, ogni giorno permette alle persone di potersi spostare all’interno degli edifici, con un livello di sicurezza così elevato da posizionarlo tra i mezzi di trasporto più sicuri al mondo.
Possiamo fare questa affermazione con assoluta certezza in quanto l’alto numero di sicurezze presenti in un impianto elevatore ne consente l’arresto in caso di situazioni di pericolo.
Purtroppo però questa buona notizia spesso si trasforma in un pessima notizia in chiave economica!
Il fermo dell’impianto rappresenta la più grande occasione per la “eco-ditta manutentrice” di poter effettuare un intervento su chiamata che possa portare qualche euro nelle casse aziendali ed è quindi una ghiotta occasione per compensare le perdite causate dal prezzo troppo basso del contratto di manutenzione stipulato (…i famosi 20 euro al mese!!!).
Vi faccio un’altra confessione….questa purtroppo non è l’unica brutta notizia….un impianto che funziona senza una buona manutenzione è soggetto ad un elevato stress meccanico ed elettrico che nel giro di qualche anno porta ad una accelerazione dei segni di usura che finiscono per essere oggetto di preventivi di manutenzione straordinaria piuttosto costosi.
E’ quindi chiaro che il risparmiare qualche euro per scegliere un contratto di manutenzione economico, non ha alcun senso se si pensa a quanto possa essere costoso il danno che si avrà da li a poco tempo.
Non smetterò mai di dire che la scelta di un buon manutentore passa sempre e soprattutto dalla scelta di un’azienda che, con serietà e coscienza, analizzi l’impianto da manutenere prima di accettare un incarico e che quindi emette un’offerta specifica per il vostro ascensore.
Diffidate quindi di quelle eco-ditte (ascensorai!) che pensano solo ad acquisire contratti di manutenzione senza presentarvi una proposta concreta su come intende svolgere tale compito e soprattutto ricordate sempre che:
Articolo tratto dal sito "ascensorefacile.com"