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Capitombolo causato da una fioriera: niente risarcimento

  Respinta la richiesta avanzata da una donna. L’episodio si è verificato in un condominio, ma esso è addebitabile, secondo i Giudici, alla condotta tenuta dalla vittima. Ella è stata disattenta e non può essere una giustificazione il fatto di avere in braccio un bambino.

Brutta disavventura per una donna, caduta a causa di una fioriera presente in un condominio. A rendere ancora più pericoloso l’episodio, poi, il fatto che ella avesse in braccio un bambino. Una volta ricostruito l’incidente, però, è emersa la sua disattenzione. Respinta perciò la richiesta di risarcimento dei danni riportati (Cassazione, ordinanza n. 20779/17, depositata il 5 settembre).

Distrazione.  Per i Giudici, prima in Tribunale e poi in appello, è evidente che la caduta è stata frutto della condotta tenuta dalla donna e caratterizzata da scarsa attenzione. Così viene spiegato l’impatto con la fioriera, non avvistata nonostante fosse «ben visibile per le sue dimensioni e nota alla donna, abituale frequentatrice di quel condominio».
Assurda quindi l’ipotesi del risarcimento. E questa visione è condivisa anche dai Magistrati della Cassazione, i quali ribadiscono che «causa esclusiva dell’infortunio» è stato il comportamento superficiale tenuto dalla donna, che, «distratta dal bambino che aveva in braccio», non ha percepito la presenza della fioriera.
Esclusa di conseguenza ogni responsabilità del condominio. Irrilevanti i richiami alla «posizione della fioriera» – collocata «al centro del passaggio pedonale» –, al «buio» e alla «pioggia», che ha reso, a parere della donna, più pericoloso il contesto. Non decisivo, infine, il particolare relativo al fatto che nel momento dell’impatto con la fioriera «ella aveva in braccio un bambino».  

Esclusa di conseguenza ogni responsabilità del condominio. Irrilevanti i richiami alla «posizione della fioriera» – collocata «al centro del passaggio pedonale» –, al «buio» e alla «pioggia», che ha reso, a parere della donna, più pericoloso il contesto. Non decisivo, infine, il particolare relativo al fatto che nel momento dell’impatto con la fioriera «ella aveva in braccio un bambino».