Le
prime testimonianze di rudimentali ascensori, azionati da energia
umana e animale o da ruote idrauliche, risalgono addirittura al III millennio a.c.,
come si può constatare nei reperti del Colosseo a Roma, o nella storia
della Reggia di Caserta, o del Palazzo di Versaille, nel quale dalla
fine del 600 i re francesi vi fecero installare ascensori, per citarne
uno famoso, quello che Luigi XV fece costruire, per consentire le
mosse furtive dell’amante, la Duchessa di Chateauroux nel suo
appartamento. Chiamato “chaise volante”, sedia volante, è stato rimosso
dal suo successore, il Marchese di Pompidour nel 1751.
Tuttavia la storia dell'ascensore modernamente inteso, inizia nell'800,
quando ad esso vengono applicati motori a vapore o idraulici. Nei
primi decenni del secolo alcuni ascensori dotati di stantuffo idraulico
furono utilizzati in fabbriche europee e americane. La cabina o gabbia,
bilanciata, in parte, da un contrappeso, veniva sollevata mediante un
cavo che scorreva su una puleggia fissata alla sommità del pozzo, cioè
del vano adibito al saliscendi della cabina stessa. Al di sotto della
gabbia era montato un lungo stantuffo che entrava e usciva da un
cilindro affondato nel terreno e profondo come la corsa della gabbia.
Il funzionamento era ad energia idraulica: un liquido,
generalmente acqua, veniva iniettato all'interno del cilindro per
creare una pressione sufficiente a sollevare la cabina, che scendeva per
forza di gravità quando l'acqua veniva fatta defluire dal cilindro. Le
valvole che governavano il flusso dell'acqua venivano regolate dai
passeggeri attraverso funi che passavano attraverso la cabina, un
sistema in seguito perfezionato con l'introduzione controlli di leva e
valvole di pilotaggio in grado di regolare la velocità della cabina.
L'ascensore trova larga diffusione negli Stati Uniti a partire dalla metà del secolo
per un'esigenza precisa: quella di realizzare edifici più alti di
quattro piani, cosa tecnicamente possibile ormai da molto tempo, ma la
cui richiesta divenne notevole solo quando furono disponibili ascensori
a più piani. Inoltre a metà dell'800, l'improvviso aumento di
concentrazione degli abitanti nei grandi agglomerati urbani della costa
orientale degli USA determinò un'impennata dei costi dei terreni
edificabili. Di conseguenza, aumentando l'altezza degli edifici, i
costruttori avevano a disposizione una maggiore quantità di superficie
abitativa vendibile. Tutto ciò rese gli ascensori estremamente
preziosi.
Elisha Otis e il primo dispositivo automatico di sicurezza
Una vera e propria rivoluzione si ebbe nel 1853 quando Elisha Otis, brillante inventore e imprenditore americano, presentò, durante un'esposizione a New York al Crystal Palace, il primo ascensore dotato di un dispositivo automatico di sicurezza,
in grado di bloccare la cabina in caso di rottura della fune di
sollevamento. Egli installò una guida dentata su ciascuno dei lati del
pozzo. In corrispondenza di ciascuna guida, sulla gabbia, pose dei
nottolini, denti metallici che, impegnandosi in modo complementare nella
dentatura, impedivano il moto dell'unità mobile in senso inverso.
Questi nottolini erano tenuti lontani dalla dentatura se il cavo era
teso, ma, se il cavo si allentava, un meccanismo a molla li spingeva
avanti. In tal modo i denti si agganciavano a quelli delle guide
bloccando la cabina. Tre anni dopo, in un grande magazzino newyorchese,
fu installato il primo ascensore per passeggeri progettato da Otis;
nel 1859, l'imprenditore Bogardus realizzò il primo edificio dotato di
ascensore per passeggeri, l'Haughwout Building, progettato da John P.
Gaynor.
Il motore elettrico fu introdotto negli ascensori nel 1880 dall'inventore tedesco Werner von Siemens.
Il motore venne installato sopra la cabina che era in grado di
risalire all'interno del pozzo per mezzo di un sistema di ruote dentate
a pignone che si innestavano in cremagliere disposte ai due lati del
pozzo. Un ascensore elettrico fu costruito a Baltimora nel Maryland nel
1887 e funzionava con un motore elettrico che faceva girare un argano
rotante, attorno al quale si avvolgeva la fune di sollevamento. Negli
anni successivi gli ascensori elettrici dotati di trasmissione con vite
elicoidale tra motore e argano divennero di largo uso, tranne che per
gli edifici alti. Infatti nell'ascensore ad argano la lunghezza della
fune di sollevamento e di conseguenza l'altezza che la cabina poteva
raggiungere, sono limitate dalle dimensioni dell'argano stesso; questo
impediva il loro utilizzo nei grattacieli. D'altra parte i vantaggi
dell'ascensore elettrico, come l'efficienza, i costi relativamente bassi
di installazione, e la possibilità di mantenere una velocità pressoché
costante a prescindere dal carico, spinse gli inventori a cercare una
soluzione per poter utilizzare gli ascensori a energia elettrica anche
nei grattacieli. La presenza di contrappesi in grado di generare
trazione sulle funi di trazione in senso opposto rispetto alla cabina
furono la risposta a questo problema.
Sanremo 1887
Federico III re di Prussia e Imperatore di Germania, erede al
trono, colpito da cancro alla laringe, giunge a Sanremo nel 1887 per
godere del clima mite ed esservi curato. Con il suo seguito si
stabilisce a Villa Zirio, residenza edificata su progetto dell’architetto Berenger verso il 1868.
Per agevolare i movimenti del sovrano gravemente ammalato, viene installato il primo ascensore della ditta Stigler-Otis, tuttora in funzione.