L'installazione delle tende da sole in condominio è soggetta a particolari regole in materia di colore utilizzabile?
La risposta al quesito è articolata e un semplice e generico sì, oppure no, non è possibile; vediamo il perché.
Partiamo da un presupposto fondamentale: l'installazione di tende da sole rientra nel novero delle attività astrattamente lecite anche senza bisogno di autorizzazione condominiale.
Questa,
infatti, può essere prevista solamente da un regolamento contrattuale,
in quanto i condòmini, installando le tende, altro non fanno – al
massimo – che utilizzare un bene altrui (il sottobalcone) che a seconda
delle circostanze può essere considerato comune o di proprietà
esclusiva.
Si noti: nel caso in cui il sottobalcone debba essere considerato
di proprietà esclusiva del proprietario del balcone (in quanto non sono
presenti su di esso elementi tali da considerarlo parte comune in
quanto connotante il decoro dell'edificio), allora l'installazione della
tende dev'essere preceduta dall'autorizzazione all'aggancio da parte
del proprietario del suddetto balcone.
Resta ferma il bisogno di valutare l'eventuale necessità di autorizzazioni amministrative(es. comunicazioni al comune).
Tende da sole e decoro dell'edificio
La questione principale che riguarda le tende da sole attiene al decoro dell'edificio.
Per decoro architettonico dell'edificio "deve
intendersi l'estetica del fabbricato data dall'insieme delle linee e
delle strutture che connotano lo stabile stesso e gli imprimono una
determinata, armonica fisionomia ed una specifica identità" (Cass. n. 851 del 2007).
Sempre la Corte di Cassazione, chiarendo ulteriormente il concetto di
decoro, ha specificato per la sua presenza non è necessaria la presenza
di particolari fregi e decorazioni, essendo sufficiente la presenza di
una linea armonica sia pur estremamente semplice (cfr. Cass. 4 aprile
2008, n. 8830).
Insomma il decoro di uno stabile non riguarda solamente gli edifici storici, ma anche le semplice case popolari.
Affinché possa considerarsi esistente una violazione del decoro architettonico di un edificio,
deve essere riscontrabile un'alterazione peggiorativa dell'estetica
dello stesso che deve sostanziarsi “in un pregiudizio economico che
comporti un deprezzamento sia dell'intero fabbricato che delle singole
porzioni in esso comprese” (così Cass. 25 gennaio 2010 n. 1286).
Per
le tende da sole, quindi, più che il colore (comunque importante) è la
presenza a rappresentare il problema principale. Non si può ignorare,
tuttavia, il fatto che a fronte di un particolare colore di facciata,
sia sempre bene utilizzare per le tende dei colori che si abbinino
armoniosamente, evitando, come si suole dire, abbinamenti eccentrici o
comunque azzardati. Questa disarmonia cromatica, infatti, potrebbe
essere considerata lesiva.
Stesse discorso per le tende installate successivamente alla prima: non è obbligatorio utilizzare lo stesso colore, ma è consigliabile evitare “stacchi” eccessivi.
Colore delle tende e regolamenti condominiali e comunali
Un ruolo determinante rispetto al colore delle tende possono svolgerlo i regolamenti condominiale e comunale.
Il
primo, se di natura assembleare, può imporre norme su colori e altri
aspetti delle tende e se di natura contrattuale può spingersi fino a
vietarne l'installazione. I regolamenti comunali, del pari, possono
contenere regole cromatiche dopo quelle, già menzionate, autorizzative.