Quali mezzi usare per verificare se l’impresa di pulizie si presenta agli orari e nei giorni stabiliti?
La
questione è comunissima. Quella dell’operato delle imprese di pulizie è
una delle diatribe più frequenti in condominio. In molti pensano che
l’impresa debba pulire casa con la stessa perizia con cui si pulisce la
propria abitazione (a dire il vero qualcuno pensa addirittura che
l’impresa pulisca le scale meglio di come lui pulisce casa sua), ma alle
volte il problema è un altro.
Come ci scrive l’amministratore, la questione molto spesso è che le
imprese partono bene ma poi, forse per aver stabilizzato il rapporto,
tendono ad essere meno presenti o, comunque, meno attente dell’inizio.
Sta di fatto che la problematica delle assenze e la difficoltà di
dimostrarle è molto più grave di un semplice appannamento nelle
prestazioni (spesso risolvibile con un richiamo). Grave e difficile da
dimostrare per l’amministratore se i condomini non vogliono collaborare.
Laddove uno dei comproprietari o più comproprietari a turno
volessero prendersene l’onere, il modo migliore sarebbe quello di far
firmare l’incaricato dell’impresa tanto all’inizio quanto alla fine del
servizio. Un modo, sicuramente il più efficace, per capire il tempo
dedicato al condominio. Insomma a meno che non ci si metta a dormire
nell’ascensore, mezz’ora, tre quarti d’ora, un’ora ( a seconda della
grandezza dell’edificio) saranno un tempo da utilizzare in qualche modo.
Il secondo metodo, quello che prevede la partecipazione dei
condomini, è di non dare le chiavi del portone all’impresa ma imporre di
suonare ad una persona indicata. Certo così a meno che non ci si metta a
seguirli è difficile provare il tempo di lavoro.
L’ultimo modo, ma qui si ha prova solamente del passaggio, è rappresentato dal classico “zerbino arrotolato” fuori dalla porta.
Insomma per l’amministratore il modo migliore per avere certezza del
comportamento dell’impresa è avere la più ampia collaborazione dei
condomini.
Fonte: Avvocato Gallucci - Condominioweb del 04/09/2013